La Storia

La storia di Cantina Maurizio Costa inizia nei primi anni 2000 ed è frutto di un vero e proprio innamoramento nei confronti di un luogo, Modigliana, da parte di Maurizio Costa e sua moglie Paola, folgorati dalla bellezza di questo piccolo paradiso, con il quale sin dall’inizio decisero quasi di fondersi per poter contribuire a preservarne ritmi e tradizioni. Entrambi si accorsero subito, infatti, che il vino qui non è solo un prodotto, ma un vero e proprio collante sociale, che coinvolge una comunità che ha il desiderio di custodire un territorio di grande pregio e unicità.

Nata con il nome di Torre San Martino e oggi denominata con il nome del fondatore, Cantina Maurizio Costa, rappresenta oggi una delle realtà di riferimento della produzione vitivinicola di qualità di Modigliana e del Romagna Sangiovese DOC. 

La proprietà

L’azienda possiede 113 ettari di terreno di proprietà, di cui 14 vitati in prevalenza con la varietà Sangiovese, alla quale hanno da poco affiancato anche la coltivazione di un altro grande classico vitigno del territorio romagnolo, ovvero l’Albana, che in futuro darà origine ad un’altra importante etichetta dell’azienda. Non mancano anche varietà internazionali come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.

Si tratta di un vero e proprio mosaico ad anfiteatro composto non solo da vigne, ma anche da boschi, posizionato ad un'altitudine compresa tra i 300 e i 600 metri sul livello del mare.

La presenza, inoltre, di 1000 ulivi all’interno della DOP Brisighella, insieme a querce secolari e tartufi bianchi pregiati, arricchisce ulteriormente questo ecosistema, creando un ambiente ideale per la coltivazione della vite.

La vigna del 1922: un prezioso cru aziendale

Uno dei tesori che Maurizio Costa trovò nascosto tra i rovi, dimenticato dal tempo e che oggi i figli custodiscono gelosamente e con cura, è una vigna con ceppi di Sangiovese risalenti al 1922. Si tratta di un’autentica rarità della viticoltura romagnola, tra le vigne più antiche presenti in Italia con questa varietà.

Allevato ad alberello, questo piccolo appezzamento di vigna di poco meno di un ettaro, posizionato ad un’altitudine tra i 250 e i 300 metri nella Valle Acerreta, con esposizione a sud e in forte pendenza, dona rese molto basse in modo assolutamente naturale. È, di fatto, un vero cru aziendale dal quale si ricava un vino prodotto in pochi esemplari e solo nelle migliori annate.

Il nuovo corso

Con l’arrivo in azienda nel 2022 di Angelo e Francesco, figli di Maurizio Costa, è iniziata una seconda fase della storia della Cantina, che intende preservare e valorizzare lo spirito e le intuizioni del fondatore, ma al tempo stesso continuare ad alzare l’asticella della qualità e della distintività creando vini sempre più rari e pregiati.

Alta densità degli impianti, scelta dell’alberello come forma di allevamento, rigorosa conduzione biologica, basse rese per ettaro inferiori fino ad un decimo rispetto a quelle di pianura, rispetto per l'ambiente e la biodiversità di Modigliana. Sono questi i capisaldi della filosofia di Cantina Maurizio Costa, coerenti con l’idea di portare avanti una viticoltura in piena sinergia con il territorio che la ospita.

A dare forma e sostanza a questo nuovo corso, la presenza di due importanti collaboratori e consulenti: Donato Lanati, enologo-scienziato di grande esperienza e fama internazionale, autore di numerose pubblicazioni e considerato da Wine Enthusiast tra i primi 5 enologi al mondo; Andrea Paoletti, agronomo ed enologo per importati cantine viticole italiane ed estere.